Manuel Márquez
Ho letto con gusto che un italiano di nome Carlo Crosta ha vinto la gara di narrazioni della Taurovent, e mi piace che questo milanese vinca quel premio, perche sempre sembra che l’ Europa taurina sia dassolo Francia, e perché io ho la costante teoria che tutto quello di buono che é arrivato in Spagna –dall’ impero romano, all’ endecasillabo fino al barocco- provenga dal sano influsso che esercita lo Italiano sulle anime degli spagnoli. Congratulazioni all ‘Italiano per aficionado e per Europeo.
Non molto tempo fa, venne pubblicato nei “Salmonetes” una squisita notizia a proposito di festeggi taurini presso Napoli –che disgrazia, amico, nella terra dei meridionali-, ed era una cronaca presa per azzardo tra la miriade che ci sono sulla “Gaceta de Madrid”, giornale dove venivano raccolte le cronache di “Toros y Cañas”che furono praticati con asiduitá a Napoli e nelle Due Sicilie quando tutte quelle terre erano sotto il potere della Corona della Spagna. Bene, ora che siamo presenti nella possibile abolizione dei tori in una parte della Corona de Aragón nella penisola iberica, possiamo intrachiudere gli occhietti e tirar fuori due lacrimette perche in altre parti di quel regno, nella penisola italica, succese lo stesso alcuni secoli fa. In qualsiasi caso il fatto che un abitante del milanesato utilizzi la sua stilografica per rivendicare o pubblicare la sua dilettanza per la Fiesta, é ragione piú che sufficente per congratularsi. Auguri un’altra volta, italiano.
Ho letto con gusto che un italiano di nome Carlo Crosta ha vinto la gara di narrazioni della Taurovent, e mi piace che questo milanese vinca quel premio, perche sempre sembra che l’ Europa taurina sia dassolo Francia, e perché io ho la costante teoria che tutto quello di buono che é arrivato in Spagna –dall’ impero romano, all’ endecasillabo fino al barocco- provenga dal sano influsso che esercita lo Italiano sulle anime degli spagnoli. Congratulazioni all ‘Italiano per aficionado e per Europeo.
Non molto tempo fa, venne pubblicato nei “Salmonetes” una squisita notizia a proposito di festeggi taurini presso Napoli –che disgrazia, amico, nella terra dei meridionali-, ed era una cronaca presa per azzardo tra la miriade che ci sono sulla “Gaceta de Madrid”, giornale dove venivano raccolte le cronache di “Toros y Cañas”che furono praticati con asiduitá a Napoli e nelle Due Sicilie quando tutte quelle terre erano sotto il potere della Corona della Spagna. Bene, ora che siamo presenti nella possibile abolizione dei tori in una parte della Corona de Aragón nella penisola iberica, possiamo intrachiudere gli occhietti e tirar fuori due lacrimette perche in altre parti di quel regno, nella penisola italica, succese lo stesso alcuni secoli fa. In qualsiasi caso il fatto che un abitante del milanesato utilizzi la sua stilografica per rivendicare o pubblicare la sua dilettanza per la Fiesta, é ragione piú che sufficente per congratularsi. Auguri un’altra volta, italiano.